Un consiglio federale all’orizzonte ma un’assemblea di Lega Pro alle spalle che ha chiarito in maniera netta la posizione delle 60 squadre in merito allo stop del campionato, alla posizione in merito a promozioni e retrocessioni e alla questione ripescaggi. A fare il punto della situazione è il direttore generale Fabio Massimo Conti.

Direttore, come esce la Lega Pro da questa assemblea?
"Partiamo dal fatto che la Lega ha preso delle decisioni giuste e in totale democrazia. La Serie C ha bisogno di maggiori risorse e di aiuti in questo momento perché è la Lega che rappresenta 60 città italiane, con presidenti che vanno sostenuti anche attraverso riforme di sistema in quanto ora stanno combattendo per dare continuità aziendale alle proprie realtà imprenditoriali. E stessa cosa giustamente sta facendo la Lega attraverso i suoi vertici guidati saggiamente dal presidente Ghirelli, per dare continuità aziendale alle 60 realtà di C”.

Il merito della Lega Pro è stato secondo lei quello di aver preso immediatamente coscienza della situazione?
“Direi di si, siamo la lega italiana che per prima si è fermata di fronte alla questione salute che è la cosa primaria e, proprio in questa direzione, prendendo decisioni coraggiose. Forse impopolari aggiungo ma che andavano prese perché rappresenta il calcio vicino alle persone, sottolineato anche dalle innumerevoli iniziative sociali”.

Come giudica gli “attacchi” giunti di recente in merito alle decisioni assunte?

"Credo che il fatto di essere stati coraggiosi e di guardare al futuro non debba essere demonizzato, tutt’altro. Secondo me deve essere da spunto anche per gli altri per intraprendere una strada coerente e virtuosa. Il fatto che ci siano stati diversi attacchi non mi meraviglia. Quantomeno siamo stati l’unica Lega ad oggi che ha avuto il coraggio di prendere decisioni in completa autonomia, con il coraggio di schierarsi. Va sottolineata l’importante presa di posizione dei medici sociali: nel corso della riunione che hanno avuto, in rappresentanza delle 60 squadre della Lega Pro qualche giorno fa, hanno unitariamente spiegato in termini scientifici il motivo per cui non è possibile riprendere a giocare in terza serie”

Cosa si sente di rispondere a chi dice che la decisione dell’assemblea della Lega Pro non ha alcuna rilevanza e che la stessa ha agito solo per proprio tornaconto e in maniera autoreferenziale?
“La Lega Pro ha dimostrato grande coraggio e si è distinta rispetto alle altre Leghe nel corso della propria assemblea, che è sovrana, delle decisioni in merito agli argomenti posti all’ordine del giorno. Aspetteremo le scelte del Consiglio Federale ma per quanto riguarda la ripresa, come detto da tutti, la salute deve essere il primo problema da affrontare e per quanto riguarda l’autoreferenzialità non è un discorso corretto perché abbiamo soltanto agito in tutela dei nostri interessi visto che la situazione economica che ci sarà da qui in avanti sarà molto difficile. Era quindi doveroso che si prendessero determinate decisioni”.

Cosa pensa infine del blocco di retrocessioni e ripescaggi?
"Bloccare le retrocessioni vuole dire per noi evitare contenziosi in tribunale durante l'estate mentre bloccare i ripescaggi vuol dire dare la possibilità a quelle società che non hanno potuto, per cause di forza maggiore, lottare sul campo fino all'ultima giornata di poter riprendere parte alla Serie C in base ai criteri che errano stati adottati anche la scorsa stagione sulla base della virtuosità dei propri bilanci. Da questo punto di vista c'è da sottolineare come il blocco delle retrocessioni è una scelta anche per valutare nel migliore dei modi le eventuali riammissioni". 

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